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mercoledì 22 aprile 2015

PESCA CON TECNICA BOLO/INGL

In questo post vedremo la tecnica di pesca che più uso e che più mi diverte.

L'ho chiamata bolo/ingl in quanto come andremo a vedere si tratta di un tipo di pesca con alcuni tipici elementi della tecnica all'inglese ed altri elementi della tecnica bolognese, anche se alla fine l'obiettivo resta sempre lo stesso...allamare, e la preda più ambita resta sempre la regina spigola.

Questa tecnica richiede l'uso di una canna inglese a tre pezzi con una lunghezza dai 4 ai 5 metri, più corta ci darebbe problemi sia in fase di lancio che in fase di recupero, mentre con una canna più lunga andremmo a perdere in termini di manegevolezza e leggerezza.

La canna dovrà avere un'azione di punta 0-10 gr che ci permetterà di ferrare con estrema prontezza all'affondare del galleggiante.

Per quanto riguarda il portamulinello, preferisco quello con blocco inferiore, ovvero quello con la clip scorrevole sulla parte inferiore, comunque questo non è rilevante in fase di pesca.

Il manico della canna sarà sicuramente in sughero, che ci consentirà una certa comodità dato che in questo tipo di pesca la canna non si posa mai.

Per il mulinello avremo bisogno di un 3000 o 4000 con frizione anteriore, il top sarebbe averlo con la leva da combattimento per la frizione che ci permetterebbe in fase di combattimento di regolarne l'apertura con la sola pressione sulla leva, senza dunque dover togliere la mano dal mulinello per andare ad aprire e chiudere la stessa frizione, alcune marche lo chiamano full control.

Il mulinello lo andremo a imbobinare con un fluoro carbon dello 0.14 affondante.

Ora vediamo come sviluppare la montatura.




I due stopper saranno fatti in cotone in quanto rispetto a quelli in gomma risultano meno ingombranti e più fluidi nella fase di lancio.

Il galleggiante dovrà essere scorrevole a penna con grammatura che varia da 1 a 5 gr. in base alle nostre esigenze di lancio e alle condizioni del mare. Comunque più leggero è meglio sarà.

Per la piombatura procederemo con una spallinata composta da sei pezzi equidistanti gli uni dagli altri, il peso varierà logicamente in base al galleggiante scelto.

Per il terminale utilizzeremo un fluoro carbon dello 0.12 lungo circa 1,5 mt. , con un amo in carbonio del 20.

Arrivati sullo spot di pesca inizieremo con il sondare il fondo e regolare lo stopper.

Inneschiamo due bigattini, uno a calza coprendo l'amo e l'altro sottopelle dalla testa.

Se riusciamo catturiamo dei gamberetti sul posto che nella pesca alla spigola sono micidiali.

Il gamberetto verrà innescato dalla coda.

La frizione teniamola leggermente aperta, per poi andare a regolarla una volta ferrato il pesce.

Ogni lancio ricordiamoci di pasturare una decina di bigattini sul galleggiante.

Buon divertimento!!!


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