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martedì 19 luglio 2016

Pesca alle orate #1 Pasturatore e bigattino





Con l’arrivo dell’estate e il riscaldarsi dell’acqua, le orate si avvicinano alle nostre coste in grossi branchi con esemplari che vanno dai 200g ai 5/6 kg, quindi quale momento migliore se non da maggio a settembre inoltrato per divertirsi e perché no anche farsi una bella mangiata.
Di seguito vedremo uno dei metodi di pesca per poter affrontare al meglio la nostra preda.


Metodo 1: Pasturatore e bigattino

Questa è sostanzialmente la tecnica più semplice, economica e che regala il maggior numero di catture anche se per la maggior parte di modesta taglia (dai 300g a 1kg).

Per quanto riguarda l’attrezzatura avremo bisogno di una canna con un’azione di lancio 20-40gr o 40-80gr a seconda della distanza che ci occorrerà ricoprire con il lancio, ma di questo argomento ne riparleremo tra qualche riga. La canna dovrà avere un cimino sensibile per poter vedere anche le tocche più timide. Ovviamente se si ha la possibilità di spendere andremo a comprare delle canne create proprio per questo tipo di pesca, ovvero delle canne da feeder con cimini intercambiabili, ma siccome la pesca deve essere accessibile a tutti noi ce ne freghiamo e adattiamo anche altre canne. Ad esempio una bolognese sui 4mt che non usiamo più possiamo cambiargli il cimino con uno leggermente più spesso che possa lanciare fino a 40 gr e con 10€ il gioco è fatto, certo non potremo avere le stesse prestazioni di una canna feeder, il lancio non potrà essere forzato ma abbastanza accompagnato ma vi assicuro che funziona ugualmente, l’ho provato io stesso con ottimi risultati.

Per il mulinello l’importante è che possa contenere almeno 150mt di lenza diametro 0,20.
Poi anche qui se avremo la possibilità prenderemo un mulinello apposta per il feeder, altrimenti QUELLO CHE ABBIAMO!!!
Ovviamente avremo bisogno di un guadino e di un reggicanne. A tal proposito vi sottopongo una mia modifica molto utile per avere maggiore comodità durante la pesca.






Questo è uno dei reggicanne più economici che si possono trovare in giro, io non ho fatto altro che costruire un contenitore in legno diviso in due reparti e fissarlo con una cerniera (tipo quella per piccoli mobiletti) per renderlo richiudibile. Così facendo da una parte ci metteremo le nostre esche e dall’altra quello che ci pare.

Passiamo alla montatura.
Lenza madre dello 0,20, andremo ad inserire un antitangle storto con moschettone (se non ricordate il nome basta chiedere dei tubicini per pasturatore) al quale andremo ad agganciare un pasturatore da 20gr o 40gr. L’antitangle storto ha la funzione di allontanare il terminale dalla lenza madre in modo tale da evitare ingarbugliamenti durante il lancio. Sotto l’antitangle inseriamo una perlina paracolpi e poi una girellina con o senza moschettone. Alla giellina collegheremo un terminale realizzato con un fluorocarbon dello 0,16 lungo 1mt al quale fisseremo un amo del 16.

Per l'esca…BIGATTINO, economico resistente e performante. Lo useremo sia per caricare il nostro pasturatore che da innescare all’amo in 4/5 alla volta.

Per quanto riguarda lo spot di pesca dovremo orientarci verso scogliere oppure moli portuali. Se pescheremo dalla scogliera l’importante è assicurarsi che a 20 mt di distanza non ci siano ancora scogli altrimenti ogni lancio spezzeremo la montatura. Per il resto le orate girano un poco ovunque, comunque è bene farsi prima un giro di ricognizione per vedere dove gli la gente del posto abitualmente pesca.

Non ci resta che caricare il pasturatore con i bigattini innescarne qualcuno all’amo, lanciare a 20/30 mt di distanza, poggiare la canna e attendere che le orate inizino a mangiare.


Alcuni consigli utili:

- Non abbiamo fretta di ferrare appena vediamo il primo tocco ma attendiamo finchè non vedremo che le tocche diventeranno insistenti e continue, poiché l’amo è piccolo e nella maggior parte dei casi il pesce solo dopo qualche tocca di prova prende l’esca e prova a portarla via.


- Solitamente questa pesca viene affrontata con 2 canne, nel caso ne avessimo due dovremo cercare di lanciarle quanto più vicine è possibile per far in modo che l’area di pastura possa diventare unica.


- Per poter pasturare sempre nello stesso punto potremo utilizzare un trucchetto, ovvero eseguire il primo lancio a media distanza, quindi segnare la lenza madre al primo anello della canna o colorandola con un pennarello oppure per chi fosse capace realizzando un nodo stopper con del cotone sottile. Nei lanci successivi bisognerà lanciare più lontano e non appena il pasturatore tocca l’acqua recuperare la lenza finchè la parte segnata non si ritroverà nuovamente al primo anello.


- Se il pasturatore che acquisteremo ha troppi fori, potremo usare del nastro isolante per chiuderne una parte in modo tale che i bigattini impieghino più tempo per uscire, tempo che sarà a noi utile per raggiungere l’esatta posizione di pesca.

Questa pesca regala veramente tanto divertimento…ne ho le prove…




Nel prossimo post vedremo un’altra tecnica per poter insidiare le orate…ma di stazza più grossa.

Buon divertimento a tutti…!!!

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